manutenzione
Gli edifici sono sistemi complessi che è normale si deteriorino nel tempo. I fattori causanti sono legati all’azione degli agenti atmosferici come sole, vento, pioggia e neve. Altre cause possono derivare da problematiche strutturali risalenti al momento della costruzione, da una scarsa manutenzione ordinaria e talvolta anche da errori progettuali.
Il trascorrere del tempo lascia inevitabilmente dei segni che, se trascurati, arrivano anche a compromettere la stabilità della costruzione, oltre la sicurezza di chi la abita.
È bene quindi compiere dei controlli periodici della struttura, perché una costante manutenzione ordinaria evita sicuramente problemi a lungo termine e mantiene in buona salute l’edificio.
La logica vuole che si cominci dalla copertura, che è lo strato più esposto, per poi proseguire con le facciate, i balconi, gli infissi; anche se i lavori spesso si intraprendono in risposta alla necessità concreta, è buona pratica ricordare di seguire un criterio d’intervento che va dall’esterno verso l’interno dell’edificio.
La manutenzione ordinaria comprende tutta quella serie di operazioni che prevengono un guasto, così come quei lavori periodici che conservano gli immobili in condizioni d’uso adeguate e in sicurezza. Sono essenzialmente interventi di riparazione, tra cui: il rinnovamento o sostituzione delle finiture, la rimessa in efficienza degli impianti tecnologici esistenti, delle aree di pertinenza, le recinzioni e i passi carrabili.
La manutenzione straordinaria riguarda invece lavori di entità superiore, che vengono svolti non periodicamente bensì una tantum. Sono quelle modifiche che, pur non alterando il volume complessivo dell’edificio o cambiandone la destinazione d’uso, servono a rinnovare o sostituire parti anche strutturali degli edifici, o quelle per integrare servizi tecnologici o igienico-sanitari.