le origini

da residenza rurale a strutture di rappresentanza anche destinate ai piaceri fisici e intellettuali

l'evoluzione

centro di organizzazione agricola e luogo di svago... ville monumentali ... ville come complessi agricoli ...

la diffusione

prima come presidio del territorio, poi indice di benessere, ora necessità di recuperare il rapporto uomo-natura

le forme

variate nel corso dei secoli con gli stili architettonici, ridefiniti dai materiali locali e dalle disponibilità economiche

la struttura

torre, corte, in semplicità senza sfarzo, oppure scalinate, esedre, ampi volumi, comunque logge aperte sulla natura

elementi decorativi

fontane, fregi, capitelli, lanterne, stucchi, affreschi, balaustre, serrature, banderuole, mensole, ed altro ancora ...

Come già detto precedentemente, i trulli si sono diffusi in quelle zone dove le caratteristiche geomorfoligiche dei terreni assicuravano una notevole disponibiltà della materia prima per la loro costruzione.

Allo stesso modo le diverse forme dei trulli sono strettamente connesse alle proprietà fisiche e meccaniche dei materiali da cui essi sono costituiti.

Di seguito vengono elencate le diverse tipologie e forme dei trulli riscontrabili sul territorio pugliese, indicandone le principali caratteristiche architettoniche e costruttive.

Tipo 1) Zona: Complesso delle Murge
Descrizione: Il tetto, ricoperto da chiancarelle, è perfettamente a cono con inclinazione di circa 45 gradi; il basamento è a pianta circolare o quadrata, non intonacato (al più imbiancato); a volte si nota la presenza di un tamburo intonacato che raccorda la base al tetto. Possono essere costituiti da più trulli addossati tra loro. Da questa forma si sono evoluti i trulli visibili ad Alberobello, i quali sono per lo più a pianta quadrangolare, senza tamburo di raccordo e con il basamento intonacato.

Tipo 2) Zona: Litorale da Barletta a Bari e retroterra verso Modugno
Descrizione: Per motivi costruttivi necessita di rinfianchi attorno alla cupola di spessore tale da nasconderla completamente; la pianta può essere circolare o quadrata; in elevazione presenta una serie di gradoni (fino a 4 o 5) tronco conici o tronco piramidali. Per la porosità del calcare usato nella costruzione vengono rivestiti, sulle superfici orizzontali, ad intonaco.

Tipo 3) Zona: Litorale fra Bari e Fasano
Descrizione: A causa del tipo di materiale usato, ovvero perticolarmente irregolare e poco lavorabile, vengono rivestiti integralmente di intonaco fino ad ottenere una superfice uniforme. La struttura è composta da un basamento rotondeggiante e da una cupola ovoidale o tronco conica. Possono essere costituiti da più trulli addossati tra loro.

Tipo 4) Zona: Litorale da Fasano ad Ostuni
Descrizione: Molto simili a quelli del tipo 1, si differenziano per la una maggiore inclinazione della cupola e per una forma leggermente curva delle generatrici. Il tamburo non è sempre presente. Possono essere costituiti da più trulli addossati tra loro.

Tipo 5) Zona: Colline di Ostuni e Carovigno
Descrizione: In realtà non si tratta di una vera e propria struttura a secco. Il basamento infatti è costituito da muratura di pietrame e calce mentre la cupola è strutturata secondo tecniche estremamente diverse da quelle tipiche di tutti gli altri trulli (struttura spingente). Proprio per questa differenza strutturale si rende necessaria la presenza di un forte rinfianco dal quale sporge solo la sommità dell cupola. È integralmente intonacato.

Tipo 6) Zona: Penisola Salentina
Descrizione: Presentano dei metodi di costruzione misti che comportano, anche in questo caso, la presenza di rinfianchi. Le forme sono tronco coniche o tronco piramidali non intonacate; le superfici orizzontali sono coperte di lastre di calcare o ricoperte di uno spesso strato di terra e stoppia.